Rivalutazione 1: la paura è la vostra bussola
Iniziate a rivalutare la paura cercandola regolarmente. Appena la sentite, sorridete. Riconoscetela. Sentitela nella mente e nel corpo. Ma invece di scappare, fate un passo verso di essa. E fatelo diventare una pratica quotidiana. Esempi qui sotto.
- La paura di avere una conversazione difficile con il vostro supervisore vi dà la possibilità di imparare a tenere testa a un ambiente teso.
- L’incertezza per l’imminente lancio di un’azienda diventa l’energia per eliminare le distrazioni e sfruttare la vostra creatività.
- La paura che provate spingendovi fisicamente vi dà il feedback necessario per costruire la vostra fiducia sia psicologica che fisica.
Tendiamo a seguire la strada sicura anche se non ci soddisfa. In questo caso, la paura diventa una bussola affidabile che vi aiuta a capire che state crescendo e vi state muovendo nella giusta direzione.
Rivalutazione 2: la paura è vostra alleata
Una volta deciso di aprire un nuovo terreno con la paura, si inizia a sviluppare un rapporto di fiducia con essa. La accogliete come accogliereste un ospite di riguardo nella vostra casa.
È così che dovreste sentirvi quando siete al limite. Distinguiamo due tipi di paura. La prima è il desiderio di sopravvivere, una reazione immediata controllata dall’amigdala del cervello. La seconda è la paura emotiva, che porta a simulare lo scenario peggiore. Entrambe sono parti di voi, quindi costruire un rapporto con questi meccanismi vi darà fiducia.
Ora la paura diventa il vostro partner affidabile che sa esattamente cosa fare e cosa non fare. È improbabile che diventi la vostra migliore amica, e va bene così. Ma è un alleato fidato a cui appoggiarsi per prendere decisioni e vivere nel modo più audace possibile.